Tutto quello che c’è da sapere sul cambio fornitore energia

Cambio fornitore energia

In questo articolo affrontiamo il tema del cambio fornitore energia.

I motivi che vi possono spingere a cambiare il vostro fornitore di energia possono essere diversi:

  • Perché siete venuti a conoscenza di una offerta più vantaggiosa e più in linea con le vostre esigenze di consumo;
  • Perché siete insoddisfatti del servizio clienti;
  • Perché preferite passare allo stesso fornitore sia per l’utenza della luce, sia per quella del gas.

 

Prima di procedere con la lettura di questo articolo è importante fare le seguenti precisazioni riguardo al cambio di fornitore energia:

  • Il cambio di fornitore non determinerà un’interruzione del servizio;
  • Il cambio di fornitore è sempre gratuito: non sono previste penali;
  • La qualità dell’energia che riceverete dal nuovo fornitore sarà identica a quella del fornitore precedente;
  • Non è necessario apportare alcuna modifica nè agli impianti di erogazione, nè al contatore;
  • É possibile cambiare il fornitore in qualsiasi momento si desideri;
  • Del passaggio se ne occupa il nuovo fornitore.

 

Cambio fornitore energia: i passaggi da seguire

Nell’introduzione a questo articolo dedicato al cambio fornitore energia abbiamo fissato alcuni punti fermi sul procedimento generale che vi porterà a cambiare il vostro operatore.

Nei prossimi paragrafi andiamo un po’ più nel dettaglio, in modo che alla fine di questo articolo non abbiate più alcun dubbio.

Effettuare il cambio di fornitore di energia è molto semplice

Il primo passaggio è quello di scegliere l’offerta di luce e/o gas più in linea con le proprie esigenze di consumo. Può essere utile in questo caso utilizzare un comparatore di tariffe o affidarsi alla consulenza di un consulente energetico in caso di utenze aziendali

Il secondo passaggio consiste nell’attivare il nuovo contratto di fornitura con la nuova compagnia. È possibile eseguire questa operazione  attraverso il servizio clienti telefonico, o tramite il sito internet dalla apposita sezione dedicata o perché no, anche affidandosi direttamente ad un Utility Manager.

Ricordatevi che tutte le questioni tecnico-amministrative sono a carico del nuovo fornitore: voi non vi dovete preoccupare di nulla.

In questa seconda fase, però dovete comunicare al vostro nuovo gestore i seguenti dati:

  • Documento d’identità in corso di validità: carta d’identità o passaporto, la patente non è un documento di identità;
  • Codice fiscale;
  • Copia di una bolletta del precedente fornitore;
  • Dati di fornitura: indirizzo e codice POD per la fornitura di luce e codice PDR per la fornitura di gas;
  • Recapito telefonico e/o indirizzo mail;
  • Codice IBAN per l’attivazione della domiciliazione bancaria.

Cambio fornitore energia: tempistiche e costi  

Come vi abbiamo già detto nell’introduzione a questo articolo, il cambio fornitore energia non prevede né penali né l’interruzione della fornitura

Per quanto riguarda le tempistiche sono stabilite dalle leggi che regolano il mercato dell’energia.

Il recesso, così come stabilito dalla vigente legislazione in materia, parte dal 1°giorno del mese successivo a quello in cui il vecchio gestore ha ricevuto la comunicazione della volontà di cambiare operatore.

  • Per i clienti domestici il cambio fornitore deve avvenire entro un mese a partire dal 1°giorno del mese successivo alla comunicazione;
  • Per i Clienti Business ecco che il cambio fornitore avverrà sempre nel mese successivo alla disdetta, pertanto se decidiamo di cambiare fornitore il 16 Gennaio ecco che il nuovo contratto con il nuovo gestore sarà a partire dal 1° Febbraio. 
  • I tempi nel business sono i medesimi sia che il cliente provenga dalla maggior tutela o dal mercato libero.
  • Per le BT (basse tensioni) il passaggio avviene 30gfm. Se il recesso viene inviato e recepito entro il 10 del mese, lo sw avverrà il 1° giorno successivo al mese di sottoscrizione, diversamente appunto 30gfm
  • Per le MT (medie tensioni) i termini di recesso sono normati da ciascun provider e bisogna verificarli nelle CGF nell’articolo relativo 

Per quanto riguarda i costi il cambio di gestore è sempre gratuito nel mercato libero, mentre nel mercato tutelato può accadere che il gestore addebiti i costi di bollo per il nuovo contratto (circa 16 euro)

Il cambio fornitore energia, la gestione delle utenze aziendali e l’Utility Manager

Abbiamo visto come, per quanto semplice e gratuita possa essere, la procedura che porta al cambio di fornitore energetico sia comunque dispendiosa.

Immaginate tutto questo moltiplicato su scala aziendale: attese infinite con i call center, difficoltà nel capire le clausole dei contratti di fornitura e il timore di vedersi sospendere la fornitura. 

Ma non temete: abbiamo la soluzione che fa per voi!

Noi di FBC Italia sappiamo quanto sia faticoso e dispendioso gestire le utenze aziendali. 

Siamo stati i primi ad introdurre nel mercato italiano dell’energia una nuova figura professionale, l’Utility Manager e abbiamo sviluppato un innovativo metodo di azione, il metodo delle 4 A, che permette alle aziende che si avvalgono dei nostri servizi di risolvere una volta per tutte il problema spinoso della gestione delle utenze aziendali.

Grazie all’Utility manager non dovrete più preoccuparvi della gestione burocratica delle vostre utenze e potrete focalizzare le vostre energie, e quelle dei vostri dipendenti, solamente sull’aumento della vostra produttività aziendale.

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