La fattura, è un documento fiscale obbligatorio emesso da un soggetto fiscale per dimostrare l’avvenuta cessione di beni o prestazione di servizi e il diritto a riscuoterne il prezzo. Quando emettiamo una fattura l’operazione che stiamo facendo prende il nome di fatturazione.
Controllo Fatture, vediamoci chiaro
Partiamo dall’inizio e vediamo cosa comporta l’emissione di una fattura. La fattura è emessa in più copie al fine di permetterne la raccolta negli archivi dei rispettivi attori della transazione (emittente e destinatario). Grazie all’affermazione delle nuove tecnologie, da qualche anno c’è la possibilità di fatturare esclusivamente attraverso la fatturazione digitale, dopo averne richiesto l’abilitazione agli organi competenti.
Essendo un documento fiscale con obbligo di registrazione contabile in bilancio da parte dell’emittente, la fattura deve per forza riportare una numerazione progressiva per anno fiscale. La numerazione può essere realizzata su diverse serie, sulla base delle necessità aziendali.
È possibile emettere fatture utilizzando un sistema informatico, provvedendo alla stampa anche presso terzi o utilizzando sistemi di trasmissione telematica. È inoltre consentita l’archiviazione su supporto ottico. Anche con i comuni registratori di cassa, se predisposti, si possono stampare le fatture.
I commercianti al dettaglio o gli artigiani non sono obbligati ad emettere fattura, a meno che non sia il cliente a richiederlo. Ciò deve però accadere non oltre il momento dell’effettuazione dell’operazione, cioè non oltre il momento della consegna o della spedizione dei beni o del pagamento del corrispettivo.
In alcuni casi, specie nella grande distribuzione organizzata viene rilasciato uno scontrino non fiscale con cui è possibile richiede la successiva consegna della fattura.
Non sempre la fattura è rilasciata a fronte del relativo pagamento: ad esempio nel caso di cessioni a titolo gratuito, campionatura o simili. Oppure quando vi sono cessioni o prestazioni continuative a cui segue una fattura riepilogativa. Ma pure se, per qualsiasi motivo, non si è eseguito il pagamento da parte del cliente. In questi casi la fattura (ma non la fattura riepilogativa, che ha una funzione diversa) contiene le esclusioni previste dalle leggi oppure gli estremi convenuti per il pagamento (scadenze) oppure la dicitura “non pagato”; al contrario si appone la dicitura “pagata” o “incasso o pagamento effettuato” .