Che cosa intendiamo per servizio Utility Manager? L’Utility Manager è una nuova figura professionale creata da FBC Italia per supportare le aziende di fronte alla continua evoluzione del mercato dell’energia e della telefonia.
FBC Italia ha proposto questa nuova professione all’Uni, l’ente di normazione italiano, che ha ufficializzato la nascita dell’utility manager lo scorso Aprile con la norma UNI 11782: un consulente che si occupa della vendita e della gestione dei contratti di fornitura dell’energia e della telefonia; un esperto nella gestione delle spese, che fornisce indicazioni alle imprese su quali contratti energetici e telefonici sottoscrivere, in linea con il mercato e senza costi nascosti.
Nascita e storia di una nuova professione: l’Utility Manager
L’Utility Manager nasce in Italia nel 2019 da un’idea di FBC Italia che, grazie ad un gruppo di professionisti, ha creduto fortemente nella necessità di disciplinare il settore dell’energia e delle telecomunicazioni creando una figura di riferimento.
L’Uni, l’Ente Italiano di Normazione, ha ufficializzato la nascita di questa nuova figura professionale, quella dell’utility manager, e di conseguenza la creazione di Assium, l’Associazione italiana utility manager. Un ente che rende la certificazione obbligatoria per coloro che vogliono gestire contratti di fornitura sul mercato italiano, e che lavorerà per diventare un punto di riferimento anche per i consumatori e per le aziende.
Perché FBC Italia ha voluto dare vita alla professione dell’Utility Manager? In primis, per far fronte alla continua evoluzione del mercato dell’energia e della telefonia, settori che da tanti anni in Italia godono di una reputazione bassissima: spesso gli operatori propongono ai clienti contratti non adeguati alle loro reali esigenze e questo comporta problematiche interne alle imprese ma anche ai privati.
L’Utility Manager nasce, quindi, come conseguenza di una profonda trasformazione: ripensare tutto il modello mettendo al centro l’interesse del consumatore e la sua necessità di sapere di pagare il giusto prezzo per ciò di cui ha bisogno.
Ma vediamo insieme in cosa consiste il servizio Utility Manager.
Cosa offre il Servizio Utility Manager
L’Utility Manager è una nuova figura professionale che pone al centro del suo lavoro le persone, i loro interessi e i loro bisogni.
È un esperto di utilities, quali energia elettrica, gas, telefonia mobile, telefonia fissa e connettività, il cui compito è quello di mettere le proprie competenze al servizio dei clienti, garantendo loro la massima trasparenza e i migliori contratti presenti sul mercato.
Ogni Utility Manager è regolarmente iscritto all’associazione di categoria ASSIUM (Associazione Italiana Utility Manager) ed è titolare di una certificazione ricevuta dopo aver sostenuto un esame ufficiale che lo abilita alla professione. È una figura professionale vera e propria, in grado di assistere il consumatore nella gestione amministrativa e operativa delle sue commodities: non deve essere soltanto un esperto di energia e di telecomunicazioni, quindi, ma deve anche avere capacità manageriali per seguire le imprese nel raggiungimento degli obiettivi di ottimizzazione prefissati.
Per raggiungere tali scopi, il servizio Utility Manager si avvale di un software sviluppato ad hoc da FBC Italia, in grado di gestire le utenze, di effettuare comparazioni tra i vari operatori del mercato e di generare “alert” in base alle offerte più convenienti ed efficienti.
Cosa dice la norma UNI 11782
In data 16 aprile 2020 è stata pubblicata la norma UNI 11782 che definisce la figura e le competenze dell’Utility Manager.
“Attività professionali non regolamentate – Manager delle utenze (Utility Manager) – Requisiti di conoscenza, abilità e competenze” è il titolo della nuova norma che individua circa 41 conoscenze, 42 abilità e 15 competenze della nova professione, in conformità al quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework – EQF, Raccomandazione 2017/C 189/03 del 22 maggio 2017).
In particolare, UNI 11782 indica il percorso di accesso alla valutazione della conformità che è costituito da:
– 2 anni di esperienza nel ruolo
– uno o più corsi formativi per un numero di ore complessivo non inferiore a 24 ore su tematiche inerenti alla professione
– un titolo EQF 4 (ad esempio il diploma di scuola superiore)
Il ruolo di Assium, Associazione italiana utility manager
Come abbiamo visto, oltre alla nascita della figura dell’utility manager, è stata creata Assium, l’Associazione italiana utility manager: un ente che che permette di ottenere la certificazione obbligatoria per coloro che vogliono occuparsi di contratti di fornitura sul mercato italiano.
È grazie ad Assium che le aziende avranno la possibilità di consultare la lista di tutti gli utility manager certificati sul territorio italiano, suddivisi per regione, e di scegliere il professionista più adatto alle proprie esigenze.
Fino ad oggi non esisteva un albo che certificasse i venditori di energia e telefonia, chiunque poteva svolgere questo mestiere, senza avere alcun titolo o competenze tecniche specifiche. Per questo FBC Italia ha deciso di creare un consulente professionista, l’utility manager appunto, e un’associazione a cui possa fare riferimento.
Assium, inoltre, mette a disposizione degli utenti uno sportello per la raccolta di segnalazioni e delle valutazioni dell’operato degli utility manager: questo per garantire che gli utility manager siano adeguatamente formati e rispettino regole per precise.